martedì 23 dicembre 2008

21-12-2008 MONTE GRADICCIOLI 1935 m.




Dopo le grandi nevicate di dicembre e il pericolo diffuso di valanghe, ho scelto come ultima gita pre-natalizia, una cima fuori porta estremamente sicura. Eravamo ben in 18 a calcare i pendii che portano alla vetta del Monte Gradiccioli.

Itinerario stradale: dall'uscita autostradale di Lugano nord si prende a destra verso Gravesano e quindi Mugena.

Itinerario di salita: dal ponte sulla Magliasina 760 m., a ovest di Mugena, si percorre indifferentemente la stradina di destra o sinistra (si uniscono poco dopo) fino all'Alpe Coransù 1130 m. Traversare verso nord il torrente e risalire tutto il costone seguente fino all'Alpe Agario e oltre al Passo Agario 1552 m. Uno stupendo percorso di cresta porta al Monte Pola e quindi al Monte Gradiccioli.

Discesa: per l'itinerario di salita si torna al Passo Agario dove rimesse le pelli si risalgono i 90 metri che portano al Monte Magno. Seguire tutto il costone verso sud-est da dove si riprende la strada dell'andata nei pressi dell'Alpe Coransù.

Dislivello: 1170+90

lunedì 8 dicembre 2008

8-12-2008 Prazer Hohi 2120 m.





Questa gita così come proposta prevede 1400 metri di salita ma, chi non se la sente di affrontare tale dislivello, può partire dalla stazione sciistica di Sarn e dimezzare così il dislivello.
Sia la salita che la discesa di questo itinerario si prestano ad una gita adatta a sciatori di tutti i livelli: pendii mai troppo ripidi e grandi serpentine di soddisfazione per i più esigenti.

Itinerario stradale: lungo l'autostrada A13 si raggiunge l'uscita di Thusis nord e proseguendo verso Coira si supera Cazis. Si svolta a sinistra per Ratitsch e quindi per Luvreu 741 m.

Itinerario di salita: verso ovest per ampi prati si raggiunge Praz q. 1184, ora verso sud-ovest si prosegue in direzione di Prau da l'Alp e si prosegue verso la vetta ormai ben visibile.

Itinerario di discesa: lungo il percorso di salita.

Dislivello: 1380 m.

7-12-2008 Monte Zerbion m. 2772





Chi di voi passando per la Val d'Aosta non ha notato la mole di questo monte che sovrasta Saint Vincent?
Sono quasi 2500 i metri che separano la quota del fondovalle dalla vetta e credetemi vederli dall'alto è veramente uno spettacolo!
In una giornata di cielo perfettamente sereno, come solo d'inverno capita trovare, è stata la giusta ricompensa alla fatica della salita. La neve polverosa della discesa ha fatto il resto...

Itinerario stradale: sull'autostrada A5 si raggiunge l'uscita di S. Vincent e si risale la Valtournence fino a Antey-Saint André. Sulla destra una stradina conduce a Promiod 1492 m.

Itinerario di salita: dal parcheggio di fronte al campeggio si sale seguendo la mulattiera nel vallone del torrente Promiod. A q. 1800 circa si supera il torrente e si risale, superando due alpeggi, fino al costone che scende dal Monte Zerbion. Lo si segue fino alla vetta, l'ultimo tratto eventualmente a piedi.

Itinerario di discesa: si segue il percorso di salita.

Dislivello: 1280 m.

domenica 23 novembre 2008

23-11-2008 Colle di Tsa Séche 2815m.





Le recenti nevicate e i venti tempestosi ci hanno dirottato sulla valle d'Aosta, versante meridionale, dove si è potuto sperare in un tempo un po' più clemente che sul resto dell'arco alpino. Con gli impianti di risalita ancora chiusi, la scelta di Pila è stata a dir poco azzeccata. Tempo sereno vento nullo temperatura -8 alla partenza. Situazione valanghe accettabile, molti accumuli, diverse crepe nel manto nevoso (un paio le ho provocate io) ma nessun distacco. Probabilmente non vi sono piani di scorrimento tra gli accumuli e la neve sottostante.

Itinerario stradale: seguire l'autostrada A5 uscendo ad Aosta. Seguire la segnaletica stradale e con una salita di 17 chilometri si raggiunge la località di Pila 1800 m.

Itinerario di salita: risalire interamente la pista "La Nouva" e quindi imboccare verso sud il vallone che porta verso l'ampio colle. Il colle vero e proprio si trova sulla sinistra sopra ad un ripido pendio. Dal colle è possibile risalire il costone seguente e raggiungere la vetta sovrastante.
Problemi tecnici alle pelli di foca (colla) mi hanno fatto terminare la gita al colle.

Discesa: per lo stesso itinerario.

Dislivello: 1015 metri per il colle, altri 200 circa per la cima.

domenica 9 novembre 2008

9-11-2008 Passo di S. Giacomo 2313 m.







E' arrivato l'inverno sulle Alpi!!!

Con la prima neve sono usciti dal "letargo" estivo i primi sciatori.
Per rompere il ghiaccio (anche se la neve non è ancora così dura), siamo andati in Valle Bedretto.
Visto il tempo non eccezionale la meta prescelta è stato il Passo di S. Giacomo, con discesa diretta sul primo tornante della strada della Novena. La neve alla partenza non è tantissima, circa venti centimetri, ma a 2000 metri ho misurato 120 cm di neve. Non ci sono evidenti trasporti eolici e il pericolo è stimabile al livello 2. In discesa la qualità della neve è stata migliore del previso, a forte coesione ma sciabilissima.

Itinerario stradale: raggiuto Airolo sull'autostrada del S. Gottardo, si svolta a sinistra e si prosegue fino al termine della strada che per la stagione è chiusa da All'acqua 1614 m.

Itinerario di salita: da all'Acqua si attraversa il Ticino su un piccolo ponticello e a destra si segue a grandi linee il sentiero estivo che sale all'Alpe Val d'Olgia 2063 m.
Ora verso sud-ovest lungo la linea di alta tensione si raggiunge il Passo.

Itinerario di discesa: dal Passo si può salire alla q. 2498 oppure aggirarla passando per la baita a q. 2220 e verso ovest portarsi sul costone dove scende il sentiero estivo. Litigando alcune volte con gli arbusti, si raggiunge la base del costone dove una stretta passerella consente di attraversare il torrente e in breve si raggiunge la strada della Novena poco a valle del primo tornante.

Dislivello 700 metri

lunedì 16 giugno 2008

15-06-2008 DAMMASTOCK 3630 m.




Per concludere questa stagione scialpinistica non poteva mancare la ciliegina... salita notturna con luna piena al Dammastock.

Partenza a mezzanotte dal Belvedere, le condizioni c'erano quasi tutte: la luna quasi piena aimè parzialmente oscurata da alcune nubi, verso le tre cielo completamente sereno ma la luna era già tramontata, migliaia di stelle sopra di noi. Salita fino in vetta con la frontale. Verso la cima peggioramento rapido del tempo e ultimi metri nella nebbia, discesa per la prima parte ancora nella nebbia poi sotto una cappa di nubi a verso la fine copiosa nevicata. Comunque una grande soddisfazione!

Itinerario stradale: dopo il passo del S. Gottardo a sinistra al Furkapass fino al terzo tornante sul versante vallesano.

Itinerario di salita: dal Belvedere 2274 m. raggiungere il ghiacciaio che negli ultimi anni si sta ritirando sempre più. Salire seguendo la sponda destra orografica fino alla base dello sperone q. 2769. Ora raggiungere e attraversare in direzione nord tutto il pianoro successivo fin verso q. 3000. Voltare verso NE e verso q. 3300 verso est per raggiungere la vetta normalmente con gli sci ai piedi.

Discesa: per lo stesso itinerario.

Dislivello: 1350 metri

domenica 25 maggio 2008

25-05-2008 PIZ LAGREV 3085 m.




Pur di non rimanere a casa in una giornata di pioggia, ci siamo alzati alle 4 di mattina per una gita un po' fuori stagione.

Destinazione Passo Julier, e salita al Piz Lagrev. Siamo riusciti a trovare un angolo delle Alpi dove il tempo è stato un po' clemente ma, purtroppo, le condizioni della neve non erano delle migliori. Comunque sia una giornata con gli sci vale più di ogni altra cosa!!! (forse...).

Naturalmente ci siamo fermati alla cima sciistica a q. 3085, non era il caso di andare oltre.
Itinerario stradale: Julierpass versante Engadina, dal ponticello di legno a q. 2197 prima del lungo rettilineo che conduce al passo.
Itinerario di salita: salire verso SO su terreno abbastanza ripido stando nei pressi delle rocce del Piz Polaschin. Appena il terreno si apre e la pendenza decresce, si raggiunge il margine inferiore del lago a valle del piccolo ghiacciaio. Lo si costeggia sulla sinistra (sud) salendo verso il colletto tra le q. 3085 e q. 3109. Con gli sci ai piedi si può salire fino alla punta q.3085; altrimenti depositarli al colletto o poco sopra per proseguire a piedi, scavalcando la q. 3109, fino alla vetta q. 3164.
Discesa: per lo stesso itinerario.
Dislivello: 890 m. fino alla q. 3085

lunedì 12 maggio 2008

10/11/12-05-2008 2 x 4000 RIMPFISCHHORN 4198m - ALPHUBEL 4206m




Da qualche settimana avevamo programmato questa uscita, forse l'ultima della stagione.

Tre giorni in quota con due salite sopra i fatidici 4000 metri.
Il tempo non è stato molto dalla nostra ma non si può avere tutto!

Comunque sia siamo riusciti nell'intento: sabato salita alla Britanniahutte, domenica salita al Rimpfischhorn e discesa alla Taschhutte, lunedi salita all'Alphubel e discesa a Saas Fee.

Partiti in undici e tornati in quattro: un gruppo di sette è rientrato a Saas Fee domenica sera.
Itinerario stradale: valicato il Passo del Sempione, si prosegue fino a Visp. A sinistra si sale in direzione Stalden da dove si imbocca la Saastal. Raggiungere Saas-Fee dove si posteggia nell'autosilo all'ingresso del paese.
Itinerario di salita: 1° giorno: attraversato il paese si prende la funivia che porta a Felskinn 2991 m. Si segue ora una traccia, generalmente battuta dai gatti delle nevi, che verso sinistra praticamente in piano porta alla Britanniahutte 3030 m.
2° giorno: dalla capanna ci si abbassa verso SO per un centinaio di metri fino sul ghiacciaio. Si aggira lo sperone roccioso che scende dalla quota 3144 per iniziare ora a salire verso l'Allalinpass 3564 m. Senza salire ulteriormente, si aggirano sul versante opposto due speroni rocciosi che scendono dal Gran Gendarme del Rimpfischhorn. Puntere ora verso sud al colle tra il Rimpfischhorn e la q. 4009. Lasciati gli sci si sale una cinquantina di metri nel canale nevoso per poi attraversare verso sinistra sulle roccette e raggiungere con esse la vetta principale a 4198 m.
Tornati agli sci si ripercorre la traccia di salita fino al primo sperone q. 3662. Si scende in direzione nord fino ad un evidente canale che con una risalita di un centinaio di metri conduce alla q. 3421 ad ovest del Feechopf. Ricominciare a scendere verso NO e passando nei pressi della q. 3094 si infila un'ampia valletta che conduce fino alla Taschhutte 2701 m.
3° giorno: dal rifugio risalire lungo la discesa del giorno precedente fin verso la q. 3421. Ora passando a sud della q. 3510 si sale all'Alphubeljoch 3762 m. Dapprima in piano e poi in leggera salita verso nord si arriva sotto i grandi saracchi che scendono dalla vetta. Si superano al centro (eventualmente a piedi ) e si perviene brevemente alla vetta q. 4206.
Tornati lungo la traccia di salita fin verso q. 3900 si scende verso SE per aggirare un'ampia zona di crepacci che da accesso alla lingua di ghiacciaio che scende verso la Langflue. Arrivati a q. 3180 circa si traversa verso destra tra due speroni rocciosi rispettivamente q. 3223 e q. 3181. Ora in direzione est e sempre in leggera discesa si passa a nord della q. 3084 e si raggiungono le piste sciistiche che scendono da Felskinn. Lungo le piste si torna a Saas-Fee.

domenica 4 maggio 2008

1/2/3-05-2008 RAID DEL GOTTARDO





Dopo una sofferta scelta della meta, la destinazone è stata Andermatt.


Il programma per tre giorni prevede la salita di due vette di circa 3000 metri.


Il primo giorno, partiti a mezzogiorno da casa, saliamo al Oberalppass col treno e raggiungiamo la Maighelshutte.
Il secondo salita al Piz Ravetsch e discesa alla Vermigelhutte ( decisamente meglio che tornare alla Maighels ).
Terzo giorno: raggiunto il bivio tra il Pizzo Centrale e il Rotstock è nato in me un conflitto tra l'alpinista e lo sciatore. Infatti la salita al Centrale è alpinistica mentre quella al Rotstock si può fare con gli sci ai piedi. Ha vinto lo spirito sciatore e senza rimpianti ho scelto la neve trasformata del ripido pendio finale del Rotstock. Discesa a Hospental e col treno di nuovo ad Andermatt.
Un elogio va a Barbara che mi ha seguito in questa avventura.

Itinerario stradale: attraversare la galleria del Gottardo e salire ad Andermatt; col treno raggiungere l'Oberalppass, una corsa ogni ora alla mezza ( 14.30-15.30 ecc ) costo 7,60 CHF.

Itinerario di salita: 1° giorno: dal passo scendere sul versante Surselva fino a q. 1860. Salire quindi lungo la stradina fino alla Maighelshutte q. 2310. Il percorso è segnato da paletti rossi.

2° giorno: dal rifugio abbassarsi di 90 metri nella Val Maighels cercando di avanzare il più possibile verso sud. Dopo q. 2303 iniziare a salire verso il ghiacciaio da Maighels puntando al colle q. 2927 tra il Piz Borel e il Piz Ravetsch. Depositati gli sci si prosegue a piedi verso destra per il Borel q. 2951; verso sinistra per il Ravetsch q. 3007. Per il Ravetsch sono utili picozza e ramponi, due passaggi su rocce instabili sono abbastanza esposti e lo scivolo finale supera i 40°.
Dal colle scendere lungo l'itinerario di salita fino a q. 2700 circa quindi verso sinistra superare la costola rocciosa che scende dal Borel. Proseguire la discesa in direzione del piano a sud della q. 2484. traversare verso ovest e poi verso NO per raggiungere il Portgeren, scendere ancora seguendo la linea del sentiero estivo che zigzagando si abbassa su pendii ripidi fino al torrente. Superare il ponticello a q. 2980 e rimesse le pelli salire alla Vermigelhutte q. 2050.
3° giorno: portarsi verso SO e poi verso ovest fino alla q. 2154. Attraversare il torrente a monte di una gola scoscesa e salire nel canale che conduce sul dosso a ovest della q. 2552. Puntare ora al colle q. 2833 tra il Pizzo Centrale q. 2999 e il Rotstock q. 2951. Per il Centrale si sale a piedi, poco prima del colle, il canale che conduce alla cresta e quindi in vetta; per il Rotstock si sale dal colle o poco prima con gli sci fino alla vetta.
Dal colle scendere verso ovest per ampi pendii fino a q. 2346. Ora seguendo il corso del torrente sul suo lato sinistro si raggiunge il fondovalle nei pressi della presa d'aria della galleria del Gottardo. Seguendo uno stradino che costeggia la Reuss si arriva al ponte q. 1616. Lungo la strada del passo si giunge a Hospental.
Col treno si torna ad Andermatt; corse ogni ora alle --.14 ( 14.14 - 15.14 ecc ) costo 3 CHF.

domenica 27 aprile 2008

26/27-04-2008 TODI Piz Russein 3614m.








Giustamente una gita classica, tra le più complete come impegno e difficoltà.
La salita alla capanna Punteglias q. 2311, in condizioni valangose, costringe il passare dalla Fourcla di Posta Biala vale a dire 1500 metri di dislivello in salita più 500 in discesa. Dalla Fourcla non si può non salire alla Cima di Posta Biala, altri 150 metri ma ne vale la fatica.
Dalla capanna la salita al Todi non è per niente banale: pendii ripidi, traversi ghiacciati, canalini con gli sci in spalla e..... andate a farlo!
La discesa nella Val Russein è eccezzionale: 1000 di vallone con neve primaverile trasformata, il meglio che si possa desiderare.

Itinrario stradale: valicato il Lucomagno e raggiunta Disentis si scende verso destra fino a Sumvitg; per poi risalire verso S. Benedetg o meglio ancora fino all'impluvio q. 1370.

Itinerario di salita: 1° g. Seguire lo stradino e poi il sentiero fino a raggiungere l'alpe Dado Sura. Con direzione nord puntare al colle ben visibile q. 2830. Dal colle è possibile salire la cima omonima q. 3073, almeno fino al deposito sci.
Scendere quindi verso est verso la capanna ben presto visibile.
2° g. attraversare il pianoro verso NO quindi salire alla Fourcla da Punteglias q. 2814. Scendere circa 30 metri sul lato opposto e con un traverso verso NO rimontare il ghiacciaio. Dirigersi quindi alla Porta da Gliems q. 3260, gli ultimi 50 metri si salgono a piedi. Scendere di circa 60 metri sull'altro versante e risalire finalmente verso il Piz Russein q. 3614, punto colminante del Todi.

Discesa: tornare per l'itinerario di salita fino alla Porta da Gliems. Scendere verso sud per poi traversare a destra e raggiungere l'evidente colletto della cresta a q. 2998. Infilarsi nel canale sottostante che ben presto si allarga e offre una discesa indimenticabile. Arrivati al piano q. 1958, si segue la Val Russein fino alla strada cantonale q 1032. Prevedere il recupero dell'auto a S. Benedetg.

Dislivello: 1°g. : 1500 in salita 500 in discesa
2°g.: 1450 in salita 2580 in discesa

domenica 20 aprile 2008

20-04-2008 RAU STOCKLI m. 2290




Oggi previsioni buone a nord delle Alpi. Andiamo in Muotathal. Quanto previsto è stato confermato: pericolo valanghe 2, cielo limpido, temperature miti e un po' di vento in quota. La neve buona ma non da urlo!

Itinerario stradale: dopo la galleria del Gottardo si prosegue verso nord per abbandonare l'autostrada ad Altdorf. Si seguono le indicazioni per Schwyz e in seguito per Muotathal. Proseguire a destra nella Bisisthal fino al termine della strada q. 1150.

Itinerario di salita: seguire la valle in direzione sud, dapprima nel bosco poi su terreno più aperto, verso la Balmer Grattli. Poco prima di raggiungere il colle salire a destra sul Rau Stockli.

Discesa: per lo stesso itinerario; i pendii molto ampi consentono varie "divagazioni".

Dislivello : 1140 metri.

lunedì 7 aprile 2008

06-04-2008 TESTA DEL GRAND ETRET q. 3201




Ogni tanto si può andare anche nella Valle d'Aosta! Viste la condizioni sia del manto nevoso che della meteo, la scelta è andata ad una laterale a meridione della Val d'Aosta: la Valsavaranche.
Giunti a Pont non abbiamo potuto che constatare che la neve si è ormai ritirata a quote piuttosto alte. Così si è scelta l'unica gita che consentisse di partire con gli sci ai piedi: la Testa del Grand Etrèt (con l'opzione di poter deviare verso la fine alla Punta Fourà). Tutto sommato una buona sciata su neve non proprio ancora primaverile ma divertente.
Alla fine meritata tappa ad Arnad per "la merenda".

Itinerario stradale: raggiunta Aosta, si esce dall'autostrada ad Aosta ovest e si seguono le indicazioni per la Valsavaranche. Si prosegue fino a Pont dove termina la strada q. 1960.

Itinerario di salita: si prosegue lungo la valle seguendo il corso del torrente sulla sua sponda sinistra, fino a raggiungere il ghiacciaio del Grand Etrèt. A quota 2900 circa si può deviare verso destra e raggiungere così la Punta Fourà; altrimenti si sale dritti verso uno dei due Colli del Grand Etrèt (orientale q. 3150 - occidentale q. 3144). Brevemente a piedi fino in vetta.

Discesa: per lo stesso itinerario.

Dislivello: 1240 m.

domenica 30 marzo 2008

30-03-2008 BACHENSTOCK 3008 m.




Prima gita decisamente primaverile, giornata mite, tempo bello e neve trasformata sui pendii sud. Il ripido canale che caratterizza la parte alta del tracciato era in ottime condizioni. Grande discesa.... se si parte presto!

Itinerario stradale: dopo il tunnel del S. Gottardo, abbandonare l'autostrada a Wassen e seguire le indicazioni per il Sustenpass. Prosiguire fino a Farnigen e ancora per circa un chilometro fino ad un cartello giallo che indica il sentiero per la Sewenhutte.

Itinerario di salita: seguire il sentiero che con un mezzacosta in un fitto bosco giunge a due baite poco sopra la q. 1872. Ora in direzione nord raggiungere il laghetto a q. 2085 e sulla sinistra risalire il pendio che porta al Sewenstoss. Da qui un ripido pendio sbarra la strada, risalire il canale o il pendio alla sua destra fino ai bellissimi pendii che conducono in vetta. Raggiungere la cresta nel suo punto più debole a sinistra della vetta e a piedi (picozza e ramponi) raggiungere la croce di vetta.

Discesa: per lo stesso itinerario, arrivati a q. 1900 circa è possibile portarsi sulla sinistra del torrente e scendere dritti sulla strada un paio di chilometri più a valle delle auto, si può così evitere il bosco fitto.

Dislivello: 1450 metri

martedì 25 marzo 2008

20/24-03-2008 PASQUA IN MAURIENNE




La destinazione prevista era il Gran Sasso ma le condizioni meteo erano già pessime il 20 mattina. Così ci siamo diretti a ovest oltre il tunnel del Frejus nella più vicina Maurienne con l'intenzione di esplorare, tempo permettendo, la regione di Belledonne.

Giovedì 20: arrivati a St. Colomban des Villard q. 1100. Tempo molto bello.

Venerdi 21: tempo veramente brutto neve tutto il giorno senza tregua. Saliamo nel verso il Col de Merlet nel vallone omonimo ma, solamente fino a L'Echaut q. 1512. Traccia molto profonda fino alle ginocchia, gran fatica. Rientro bagnati fradici. Ci danno dei pazzi.....

Sabato 22: all'alba cielo che si va via via rasserenando, durerà fino a mezzogiorno. Saliamo verso il Puy Gris nella Combe des Roches ma, solamente fino a L'Orselle q. 1650 circa. Traccia sempre molto profonda, nuovamente gran fatica. Nevica nuovamente.

Domenica 23: ci spostiamo dalla Val des Villards e saliamo verso il Col de la Madeleine fino a Longchamp q. 1700. Saliamo verso il Col de Sarvatan ma, solamente fino a q. 2050 il pendio si fa ripido, oltre i fatidici 30° e la prudenza consiglia il rientro. Con la sonda ho misurato 180 cm di neve a 2000 metri! Nevica a tratti e la visibilità è scarsa. Giù nella valle dell'Arc c'è un po' di sole.

Lunedì 24: ci trasferiamo a Col Mollard q. 1618, poco oltre Albiez-le-Vieux. Saliamo verso il Col d'Emy ma, solo fino a q. 1850. Nevica anche oggi e oltre non si vede nulla. Rientriamo a Varese.

Bilancio della trasferta sicuramente positivo, la regione merita di essere visitata, magari col tempo bello. La distanza da Varese attraverso il Frejus non è proibitiva, circa 280 km e circa 3 ore. Per un week-end si può fare!

sabato 8 marzo 2008

08-03-2008 Pizzo Gallina 3061m.





Oggi sabato partiamo solo in quattro, le previsioni lasciano una speranza di avere il sole e così è. In valle Bedretto il cielo è terso, in Vallese sopra la nebbia alta pure. Altrove è coperto.

La meta programmata è il Mittaghorn ma non è ben chiaro se sia meglio, sciisticamente, salire il Mittaghorn o il vicino e di poco più alto Pizzo Gallina. Così non saliremo in vetta a nessuno dei due, ci fermiamo al deposito sci!

Il Mittaghorn probabilmente si può salire attraverso un canale verso destra che parte da una evidente placca rossa, ma la cresta finale sono una serie di lame affilate che si stagliano nel cielo come vele. Noi abbiamo seguito una vecchia traccia che ci ha portati sotto le ultime rocce del P. Gallina ma, dopo due tentativi sono salito solo una decina di metri, troppi sfasciumi! Si può salire un canale che raggiunge la cresta poco prima di un evidente gendarme rosso e da li in vetta, ma per noi era tardi per fare un'altro tentativo.

Itinerario stradale: direzione Gottardo, uscire ad Airolo e seguire per Val Bedretto. Proseguire fino al termine della strada di solito in località All'Acqua, m. 1614.

Itinerario di salita: seguire la strada fino in località Foppe, m. 2028 (in stagione avanzata è possibile arrivare fino quì in auto). Salire verso nord-ovest incrociando per l'ultima volta la strada a q. 2200. Proseguire fino a q. 2400 e senza salire oltre traversare verso sinistra entrando così nel bacino proprio sotto il Pizzo Gallina. Puntare al colletto a ovest della q. 2743 evitando le depressioni dei laghetti. Oltre il colle con un diagonale ci si porta sotto le rocce o i canali che si intendono salire.

Discesa: per lo stesso itinerario.
Dislivello: 1450 m.

lunedì 3 marzo 2008

02-03-2008 CIMA DEI LUPI 2415 m.




Si tratta di una cima alternativa alla classica Cima di Lemma, nell'alta Val Tartano.
Le previsioni prevedevano tempo non troppo bello a nord delle Alpi e sull'arco alpino.
Le Alpi Orobie sono state un'ottima alternativa!

Itinerario stradale: risalire il lago di Como fino a Colico. Quindi in direzione Sondrio si prosegue, dopo Morbegno, fino a Talamona. Qui una strada sulla destra porta con alcuni tornanti in val Tartano. Raggiungere Tartano e a sinistra la Valla Lunga. Proseguire fino al termine della strada a q. 1480 circa. A volte occorre, per trovare posteggio, fermarsi qualche centinaio di metri prima.

Itinerario di salita: proseguire verso la testata della valle e attraversare il torrente su un ponticello. Salire un tratto di bosco rado un po' ripido fino alle Casere del Porcile 1803 m.
Lasciare a destra le tracce per la Cima di Lemma e salire a sinistra al lago del Porcile, raggiungere quello più orientale 2030 m.
Puntare ora all'evidente intaglio del Colle dei Lupi 2316 m.
Dal colle a piedi si sale alla vetta (utili i ramponi).

Discesa: per lo stesso itinerario oppere portando gli sci in vetta è possibile scendere sul versante opposto in Val Dordona e raggiungere le tracce di salita poco sotto le Casere del Porcile.

Dislivello: 940 m. se si raggiunge il termine della strada della Val Lunga.