mercoledì 27 aprile 2011

HAUTE MMAURIENNE 22-23-24-25 aprile 2011

Trasferta di quattro giorni in Francia.
Punto di appoggio il Rifugio Avérole q. 2210, obbiettivo SCIARE!





Itinerario stradale: superato il tunnel del Frejus, si risale verso destra la Val Cenis fino a Bessan. Verso destra si risale la valle che porta al Rifugio, la strada oltre Vicendières è ufficialmente chiusa ma.... se sgombra di neve si può proseguire fin dove possibile.

Itinerari:

22 aprile: salita al Rifugio, giornata di trasferimento, abbastanza soleggiato.




23 aprile: ore 6, nevischia partiamo per il Col de la Bessanese q. 3238. Saliamo seguendo la traccia di tre francesi che, a loro dire vanno verso l'Albaron, secondo noi la direzione che seguono porta più verso la nostra meta che non la loro. A 3200 metri si accorgono di aver sbagliato e tornano, noi facciamo ancora alcuni metri ma anche noi siamo troppo a sinistra fuori dal percorso per il colle che intravediamo tra le nebbie. Alcuni rumori di assestamento del manto di neve fresca ci consigliano di tornare in capanna.




24 aprile: ore 7 partiamo per la Pointe Marie q. 3321. Saliamo tra la folla di alpinisti che oggi, Pasqua, approfitta del bel tempo soleggiato per godersi questa salita. Raggiungiamo la vetta appena in tempo prima che le nubi cumuliformi che si stanno alzando dal versante italiano ci rovinino la discesa.






25 aprile: ore 6 partiamo per l'Albaron q. 3637. Giornata di sole qualche nube il pomeriggio. Raggiungiamo sci in spalla le prime lingue di neve che ci portano al lungo traverso, poi la salita ripida al colle. Ben presto siamo sotto le roccette finali, per niente banali! In discesa una breve calata in doppia ci facilita il ritorno al colle. Discesa sul versante "Du Gran Fond" in ambiente selvaggio. Giunti a Vicendières non ci resta che recuperare l'auto e imboccare la strada del ritorno.















lunedì 11 aprile 2011

10-04-2011 PIZZO SCALINO 3323 m.




Da qualche anno aspettavo di salire lo Scalino, e guardandolo dalla vetta del Palù si è riacceso lo stimolo di provarci. Partenza di sabato pomeriggio per dormire sul posto, siamo stati alla Capanna Zoja ma ahimè le cose sono cambiate da quando è stato scritto il libro "Dal Sempione allo Stelvio". La capanna è diventata privata e la gita parte da una stradina un chilometro prima di arrivare in capanna. Così dopo aver realizzato la situazione al mattino siamo scesi in auto al bivio e in salita nuova sorpresa, anche il percorso attuale è diverso da quello del libro citato, più diretto.


Itinerario stradale: risalire la Valmalenco fino a Chiesa e svoltare a destra verso Campo Franscia proseguire per Campo Moro fin dopo la seconda di otto gallerie q. 1975 circa. Sulla destra uno stradino indica Alpe Campagneda: si parte da qui.


Itinerario di salita: seguire la stradina fino all'Alpe Campagneda q. 2160, se il tratto finale esposto al sole è privo di neve, si può rimanere sul lato sinistro orografico del torrente e giungere all'alpe dove è anche possibile pernottare (Rif. Ca' Runcasch). Salire in direzione est verso il laghetto che si lascia sulla sinistra per risalire i pendii ripidi del Cornetto, uscendo alla sua sinistra. Raggiungere ora la vedretta che scende dallo Scalino e portarsi al deposito sci sotto le rocce est della cima a q. 3220 circa. A piedi eventualmente coi ramponi si raggiunge la vetta senza grandi difficoltà.


Itinerario di discesa: per l'itinerario di salita.


Dislivello: 1350 metri

martedì 5 aprile 2011

03-04-2011 PIZZO PALU' 3901 m.




Previsioni strepitose per il fine settimana, dopo un giro di telefonate si decide per andare al Pizzo Palù.

Scelta azzeccata, le condizioni sono perfette per una gita da annoverare tra le migliori di sempre.


Itinerario stradale: salire al Passo del Bernina e raggiungere il parcheggio degli impianti del Diavolezza. Con la funivia o con gli sci si raggiunge la capanna Diavolezza q. 2978 metri presso la stazione a monte degli impianti di risalita.


Itinerario di salita: dalla capanna si scendono circa 200 metri fino al ghiacciaio e quindi si inizia la salita per la vedretta in direzione del colle a est del Pizzo Palù orientale. Alcuni seracchi richiedono attenzione al loro superamento.

Raggiunto il colle circa q. 3700 metri si depositano gli sci e calzati i ramponi si prosegue per un pendio ripido fino alla vetta orientale q. 3882. Ci si abbassa sul versante opposto e seguendo ora l'affilata cresta si raggiunge la vetta principale q. 3901.

Volendo si può raggiungere senza difficoltà anche la vetta occidentale q. 3898.


Discesa: si ritorna per l'itinerario di salita fino a raggiungere la pista che dalla Capanna Diavolezza scende alla stazione di Morteratsch. Si segue la pista e col trenino si ritorna al Passo del Bernina.


Dislivello: in salita 1130 metri, in discesa 2000 metri.