lunedì 23 marzo 2009

21/22-03 2009 JAMSPITZ 3156 m.







Dopo circa vent'anni sono di nuovo alla Capanna Tuoi. Questa volta non per il Piz Buin ma per una gita meno alpinistica in questa zona ad alta vocazione scialpinistica.
La salita in capanna è sempre molto lunga ma ne vale la pena. Il vento forte alla mattina del secondo giorno ci ha fatto optare per il Jamspitz che rimane riparato dalle raffiche provenienti da nord, fino a pochi metri dalla vetta. Due giorni con temperature di tutto rispetto: -4° alla partenza, -19° sabato sera, -16° domenica mattina!
Itinerario stradale: raggiunta St. Moriz, si prosegue in Engadina lungo il corso dell'Inn fino a Guarda 1650 m. Posteggio a pagamento all'ingresso del villaggio.
Itinerario di salita: 1° giorno, dal posteggio si risalgono i prati soprastanti fino a raggiungere la stradina che si inoltra in val Tuoi, con poca neve si può partire dal villaggio presso le casa più a monte dove ha inizio la medesima stradina.
Si segue interamente la strada che percorre il fondovalle fin verso 2000 metri, dove sale sulla destra per superare una strozzatura. Con alcuni saliscendi si raggiunge la capanna Tuoi a 2250 m. 2° giorno, si risalgono i pendii verso nord-est per raggiungere il Plan Furcletta e nella medesima direzione fino alla base dei contrafforti del Piz Tuoi a q. 2700 circa. Si aggirano sulla destra per risalire il vallone che conduce sotto le rocce sommitali del Hintere Jamspitz. Appena possibile uscire sul colle tra lo Jamspitz ed il Piz Urezzas. Aggirare in senso antiorario la vetta fino sul versante nord da dove è possibile raggiungere con gli sci ai piedi le ultime roccette della vetta.
Discesa: per lo stesso itinerario.
Dislivello: 1° giorno 600 m. 2° giorno 900 m.

domenica 15 marzo 2009

15-03-2009 PIZZO TIGNAGA 2653 m.







Dopo molti anni sono tornato a tentare questa salita e questa volta la neve c'è e abbondante!

Giornata bellissima molto calda, addirittura troppo. La neve si e smollata molto ma è rimasta sciabile fino praticamente alle auto. Nessun pericolo di valanghe da segnalare, ha già scaricato tutto.

Itinerario stradale: si risale la Valsesia fino a Balmuccia, quindi a destra fino a Carcoforo 1304 m.

Itinerario di salita: dal paese si segue la mulattiera che verso nord-est porta a Giac. Si prosegue fin quasi alla capanna Boffalora per rimontare tra i larici prima di un evidente impluvio. A circa q. 1900 si traversa a destra per raggiungere il Pian delle Rose nei pressi delle Baite a q. 2000. Qui è visibile tutto il resto della gita: si punta all'evidente canale a destra della vetta dove si depositano gli sci a circa q. 2500. Con picozza e ramponi si sale il canale e poi la cresta sud-est fino in vetta ( nel canale con ghiaccio è utile la corda).

Discesa: per l'itinerario di salita.

Dislivello: 1350 metri.

lunedì 9 marzo 2009

8-3-2009 TESTONE DEI TRE ALPI 2081 m.







Non sempre capita di avere così tanta neve alle quote basse, per giunta in marzo.
In Valsesia l'innevamento è a dir poco eccezionale. Partiti da circa 800 m. abbiamo trovato ben presto una quantità notevole di materia bianca! A q. 11oo erano più di due metri, a 15oo oltre tre! Malgrado il bollettino valanghe dava per la giornata grado 4, la sensazione è che si fosse ben al di sotto del 3. Durante tutta la salita e discesa nulla ha fatto presagire al possibile distacco, peraltro tutti i pendii ripidi si erano già liberati della neve in esubero.

Itinerario stradale: si risale la Valsesia fino a Piode da dove svoltando a sinistra si raggiunge la frazione Piedimeggiane. Poche possibilità di parcheggio nella parte alta del paese.

Itinerario di salita: si attraversa il paese fino alla chiesetta delle Pietre Grosse q. 820. Calzati gli sci si segue la stradina fino al superamento di un torrentello laterale. Ora si sale a grandi svolte nel bosco ampio di faggio fino all'Oratorio di Pra Polla q. 1185. Ancora nel bosco fin verso q. 1400 per poi raggiungere le baite sparse dell'Alpe Meggiana. Si attraversa l'ampio alpeggio puntando alla q. 1732. Qui l'itinerario prevede di spostarsi verso SO per raggiungere la cresta sud-est che conduce alla vetta. Noi abbiamo sfruttato la traccia già battuta da un gruppo che ci precedeva fino alla q. 1842. Quindi non potendo più rientrare sul percorso previsto abbiamo salito la cresta davanti a noi fino alle prime roccette, quindi un traverso delicato ci ha condotti al colle sotto la cresta nord che abbiamo salito con gli sci ai piedi.

Discesa: per lo stesso itinerario, a q. 1700 è possibile scendere più a sinistra per rientrare sul percorso di salita poco più in basso.

Dislivello 1280 metri.