domenica 30 marzo 2008

30-03-2008 BACHENSTOCK 3008 m.




Prima gita decisamente primaverile, giornata mite, tempo bello e neve trasformata sui pendii sud. Il ripido canale che caratterizza la parte alta del tracciato era in ottime condizioni. Grande discesa.... se si parte presto!

Itinerario stradale: dopo il tunnel del S. Gottardo, abbandonare l'autostrada a Wassen e seguire le indicazioni per il Sustenpass. Prosiguire fino a Farnigen e ancora per circa un chilometro fino ad un cartello giallo che indica il sentiero per la Sewenhutte.

Itinerario di salita: seguire il sentiero che con un mezzacosta in un fitto bosco giunge a due baite poco sopra la q. 1872. Ora in direzione nord raggiungere il laghetto a q. 2085 e sulla sinistra risalire il pendio che porta al Sewenstoss. Da qui un ripido pendio sbarra la strada, risalire il canale o il pendio alla sua destra fino ai bellissimi pendii che conducono in vetta. Raggiungere la cresta nel suo punto più debole a sinistra della vetta e a piedi (picozza e ramponi) raggiungere la croce di vetta.

Discesa: per lo stesso itinerario, arrivati a q. 1900 circa è possibile portarsi sulla sinistra del torrente e scendere dritti sulla strada un paio di chilometri più a valle delle auto, si può così evitere il bosco fitto.

Dislivello: 1450 metri

martedì 25 marzo 2008

20/24-03-2008 PASQUA IN MAURIENNE




La destinazione prevista era il Gran Sasso ma le condizioni meteo erano già pessime il 20 mattina. Così ci siamo diretti a ovest oltre il tunnel del Frejus nella più vicina Maurienne con l'intenzione di esplorare, tempo permettendo, la regione di Belledonne.

Giovedì 20: arrivati a St. Colomban des Villard q. 1100. Tempo molto bello.

Venerdi 21: tempo veramente brutto neve tutto il giorno senza tregua. Saliamo nel verso il Col de Merlet nel vallone omonimo ma, solamente fino a L'Echaut q. 1512. Traccia molto profonda fino alle ginocchia, gran fatica. Rientro bagnati fradici. Ci danno dei pazzi.....

Sabato 22: all'alba cielo che si va via via rasserenando, durerà fino a mezzogiorno. Saliamo verso il Puy Gris nella Combe des Roches ma, solamente fino a L'Orselle q. 1650 circa. Traccia sempre molto profonda, nuovamente gran fatica. Nevica nuovamente.

Domenica 23: ci spostiamo dalla Val des Villards e saliamo verso il Col de la Madeleine fino a Longchamp q. 1700. Saliamo verso il Col de Sarvatan ma, solamente fino a q. 2050 il pendio si fa ripido, oltre i fatidici 30° e la prudenza consiglia il rientro. Con la sonda ho misurato 180 cm di neve a 2000 metri! Nevica a tratti e la visibilità è scarsa. Giù nella valle dell'Arc c'è un po' di sole.

Lunedì 24: ci trasferiamo a Col Mollard q. 1618, poco oltre Albiez-le-Vieux. Saliamo verso il Col d'Emy ma, solo fino a q. 1850. Nevica anche oggi e oltre non si vede nulla. Rientriamo a Varese.

Bilancio della trasferta sicuramente positivo, la regione merita di essere visitata, magari col tempo bello. La distanza da Varese attraverso il Frejus non è proibitiva, circa 280 km e circa 3 ore. Per un week-end si può fare!

sabato 8 marzo 2008

08-03-2008 Pizzo Gallina 3061m.





Oggi sabato partiamo solo in quattro, le previsioni lasciano una speranza di avere il sole e così è. In valle Bedretto il cielo è terso, in Vallese sopra la nebbia alta pure. Altrove è coperto.

La meta programmata è il Mittaghorn ma non è ben chiaro se sia meglio, sciisticamente, salire il Mittaghorn o il vicino e di poco più alto Pizzo Gallina. Così non saliremo in vetta a nessuno dei due, ci fermiamo al deposito sci!

Il Mittaghorn probabilmente si può salire attraverso un canale verso destra che parte da una evidente placca rossa, ma la cresta finale sono una serie di lame affilate che si stagliano nel cielo come vele. Noi abbiamo seguito una vecchia traccia che ci ha portati sotto le ultime rocce del P. Gallina ma, dopo due tentativi sono salito solo una decina di metri, troppi sfasciumi! Si può salire un canale che raggiunge la cresta poco prima di un evidente gendarme rosso e da li in vetta, ma per noi era tardi per fare un'altro tentativo.

Itinerario stradale: direzione Gottardo, uscire ad Airolo e seguire per Val Bedretto. Proseguire fino al termine della strada di solito in località All'Acqua, m. 1614.

Itinerario di salita: seguire la strada fino in località Foppe, m. 2028 (in stagione avanzata è possibile arrivare fino quì in auto). Salire verso nord-ovest incrociando per l'ultima volta la strada a q. 2200. Proseguire fino a q. 2400 e senza salire oltre traversare verso sinistra entrando così nel bacino proprio sotto il Pizzo Gallina. Puntare al colletto a ovest della q. 2743 evitando le depressioni dei laghetti. Oltre il colle con un diagonale ci si porta sotto le rocce o i canali che si intendono salire.

Discesa: per lo stesso itinerario.
Dislivello: 1450 m.

lunedì 3 marzo 2008

02-03-2008 CIMA DEI LUPI 2415 m.




Si tratta di una cima alternativa alla classica Cima di Lemma, nell'alta Val Tartano.
Le previsioni prevedevano tempo non troppo bello a nord delle Alpi e sull'arco alpino.
Le Alpi Orobie sono state un'ottima alternativa!

Itinerario stradale: risalire il lago di Como fino a Colico. Quindi in direzione Sondrio si prosegue, dopo Morbegno, fino a Talamona. Qui una strada sulla destra porta con alcuni tornanti in val Tartano. Raggiungere Tartano e a sinistra la Valla Lunga. Proseguire fino al termine della strada a q. 1480 circa. A volte occorre, per trovare posteggio, fermarsi qualche centinaio di metri prima.

Itinerario di salita: proseguire verso la testata della valle e attraversare il torrente su un ponticello. Salire un tratto di bosco rado un po' ripido fino alle Casere del Porcile 1803 m.
Lasciare a destra le tracce per la Cima di Lemma e salire a sinistra al lago del Porcile, raggiungere quello più orientale 2030 m.
Puntare ora all'evidente intaglio del Colle dei Lupi 2316 m.
Dal colle a piedi si sale alla vetta (utili i ramponi).

Discesa: per lo stesso itinerario oppere portando gli sci in vetta è possibile scendere sul versante opposto in Val Dordona e raggiungere le tracce di salita poco sotto le Casere del Porcile.

Dislivello: 940 m. se si raggiunge il termine della strada della Val Lunga.